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Il primo Bilancio Sociale del Parco Archeologico di Paestum

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Il primo Bilancio Sociale del Parco Archeologico di Paestum è stato pubblicato ed è stato presentato al pubblico giovedì 24 ottobre nella sala “Cella” del Museo di Paestum.
Il volume riassume e dà informazioni sugli aspetti identitari del Parco archeologico: non solo meri dati quantitativi, spesso di difficile lettura per i non addetti ai lavori, ma una vera e propria analisi, minuziosa e qualitativa, dell’amministrazione pestana. Questa carta di identità è illustrata in modo snello e intuitivo, arrivando a toccare anche la sfera sociale e ambientale in cui Paestum è inserita.

“Come Parco Archeologico siamo consapevoli di poter ancora migliorare il lavoro che svolgiamo tutti i giorni con impegno e passione, – dichiara il direttore di Paestum, Gabriel Zuchtriegel – ma non temiamo una valutazione della nostra performance da parte di un ente di ricerca così eccellente come l’Università di Salerno; nell’ottica della trasparenza e della partecipazione, abbiamo aperto tutti gli uffici, cartelle, file e faldoni, dall’ufficio scavi a quello del bilancio, per essere ‘analizzati’ da esperti tra i più rinomati del settore”.

“Il nostro Ateneo – ha dichiarato il rettore Tommasetti – ha introdotto lo strumento del Bilancio Sociale dal 2010 e ad oggi ne ha già pubblicato 4 edizioni, con l’aggiunta del Bilancio di Genere, dedicato nello specifico alla valorizzazione della parità negli ambienti di lavoro. Con questa esperienza di sinergia abbiamo inteso mettere la nostra esperienza in materia a disposizione di una realtà eccellente, dinamica e in continua crescita come il Parco Archeologico di Paestum”.
“Lavorare alla progettazione e alla redazione del Primo Bilancio Sociale del Parco – continua il rettore – è stata un’occasione preziosa per rafforzare ancora di più l’intesa interistituzionale tra le nostre realtà che collaborano da diversi anni”.

La prima edizione del nuovo documento, distribuita nel corso dell’evento alla stampa e al pubblico presente, consta di 10 sezioni. I capitoli analizzano l’Identità del Parco, dalla struttura organizzativa a quella gestionale, passando per le relazioni consolidate con i diversi target, fino alla valutazione delle attività di comunicazione implementate. Il Bilancio “racconta” le attività svolte nel periodo 2016-2018, analizzandone l’impatto sugli stakeholder e sul territorio, evidenziando i risultati raggiunti e segnalando le direttrici da percorrere per gli sviluppi futuri.
Tra i principali dati emersi dall’indagine sottesa alla redazione del Bilancio, Marco Bisogno del gruppo di lavoro UNISA ha sottolineato, quali fattori di positività su cui continuare a puntare: “Gli investimenti tesi a migliorare la fruibilità del Parco, soprattutto a favore di persone con disabilità, le molteplici iniziative di didattica, a beneficio delle famiglie e dei bambini; gli investimenti in termini di ricerca e il carattere sistematico delle attività di manutenzione, tutela e conservazione del patrimonio nonché il crescente grado di soddisfazione dei visitatori”.
Ed ancora: “Il ruolo sempre più incisivo, responsabile e consapevole del personale; il trend crescente delle donazioni; il rilievo assunto dalle strategie di marketing e comunicazione”.
“Per tutti noi, è stata un’esperienza entusiasmante – dichiarano i docenti del gruppo – e sul piano non solo professionale, ma anche umano e culturale. L’auspicio è che in futuro possiamo collaborare alla stesura di future edizioni”.

L’evento è proseguito con l’intervento di Fausto Longo, direttore della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici UNISA, che ha illustrato al pubblico le recenti nuove scoperte rivenute presso il Santuario di Atena e condotte dai docenti e dagli studenti della Scuola, mostrando i materiali più significativi esposti eccezionalmente durante la conferenza.
A conclusione della mattinata, il direttore Zuchtriegel ha accompagnato i partecipanti alla visita alla Mostra “Poseidonia Città D’Acqua. Archeologia e Cambiamenti climatici”, aperta al pubblico fino al 31 gennaio 2020.