Quando tutto è cominciato…
Vitina, prima visitatrice su sedia a ruote della Basilica
Personalmente prima, e con “Mi girano le ruote” (l’associazione di promozione sociale che presiedo) dopo, ho sempre cercato di promuovere il turismo accessibile andando alla ricerca di posti da poter visitare senza problemi. L’area archeologica di Paestum, per le sue bellezze, è stata sempre meta di fascino e sorprese ma purtroppo non del tutto visitabile a causa della pavimentazione sconnessa. Un giorno, mentre io e il mio compagno pensavamo a cosa fare affinché qualcuno iniziasse a pensare all’accessibilità di questo posto, abbiamo letto su un canale social che il direttore del Parco Archeologico di Paestum, Gabriel Zuchtriegel, dal suo arrivo si era prodigato affinchè questo accadesse. Lo stesso direttore ha voluto sperimentare di persona l’itinerario percorrendolo seduto in carrozzina. Una sua foto, che lo ritraeva mentre faceva il percorso realizzato, mi fece illuminare gli occhi. Mentre noi pensavamo, qualcuno, per la prima volta, era riuscito a realizzare un nostro sogno. Non esitai pochi istanti a mettermi in contatto con lui complimentandomi per quanto realizzato, ossia un percorso accessibile nell’area archeologica, l’installazione di pedane nella Basilica, il tempio più antico dei tre monumenti storici di Paestum. Dal primo contatto abbiamo iniziato una collaborazione con alcuni responsabili dell’area, Mariajosè e Marco, partecipando a diverse iniziative ma soprattutto facendo dei sopralluoghi non solo all’area archeologica ma anche al museo e ai depositi sotterranei del museo stesso affinchè anch’essi potessero diventare accessibili e visitabili da tutti. Siamo molto legati all’area archeologica di Paestum, ci sentiamo liberi di muoverci, coccolati dalle bellezze naturalistiche e archeologiche, ma anche dalle persone che ci lavorano. Nel corso degli anni abbiamo organizzato diversi eventi ed incontri nel Parco. Pochi mesi fa una giornata dedicata allo yoga immersi nella natura dell’area dopo la chiusura del Covid.