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Fulvia, madre di un bambino con autismo

Voglio ringraziare il Direttore del Museo Archeologico di Paestum e tutto il suo Staff, per l’opportunità che ci ha dato di sperimentare l’approccio al mondo dell’archeologia, con un metodo nuovo e specifico, per i ragazzi affetti dallo spettro autistico. Il metodo basato sulla stimolazione visiva e tattile ha permesso una costante interazione tra la guida del percorso ed i nostri ragazzi la cui attenzione, seppur per un tempo limitato, è stata molto alta. Sicuramente è una proposta che va implementata di volta in volta sulla base delle specifiche esigenze di ogni ragazzo, ma va condivisa e proposta: questa è la prova che i ragazzi con autismo se stimolati in modo corretto e con il rispetto dei loro tempi, mostrano lo stesso interesse dei ragazzi normodotati per tutto ciò che è arte! Quanto sperimentato può essere di supporto per altre stimolazioni sensoriali, per un nostro lavoro a casa come genitori e sono elemento fondamentale per un accrescimento di questi ragazzi. Mi auguro come operatrice attiva, ma soprattutto come madre, che voi tutti continuiate a credere in noi e nelle potenzialità dei nostri ragazzi. Grazie ancora per dare ai nostri ragazzi l’opportunità di arricchirsi con l’arte e l’archeologia, con la sua storia e magia capace di far emergere le loro emozioni. L’arte, la più alta e nobile espressione di comunicazione dell’uomo fin dai tempi più antichi è sicuramente un mezzo di comunicazione per i nostri ragazzi e il Museo di Paestum oggi è il nostro museo!