Antonio Joli
Nel 1759 Antonio Joli, pittore italiano esponente del vedutismo, realizza una serie di Vedute dei templi di Paestum.


Johann Joachim Winckelmann
Johann Joachim Winckelmann nel 1760 pubblica la sua Description des pierres gravées du feu baron de Stosch; nel 1762 le sue Anmerkungen über die Baukunst der Alten (Osservazioni sull’architettura degli antichi), che comprende un resoconto sui templi di Paestum.
Giovanni Battista Piranesi
Giovanni Battista Piranesi, detto anche Giambattista, negli anni 1777-78 pubblica una raccolta di incisioni su Paestum. Giovanni Battista Piranesi, Veduta dell’interno del pronao del Tempio di Nettuno di Paestum
1777-8, incisione, acquaforte.


John Robert Cozens
Nel 1782 è la volta di John Robert Cozens (Londra, 1752 – Londra, 14 dicembre 1797) che immortala i Templi in una luce crepuscolare.
Johann Wolfgang von Goethe
“Finalmente, incerti, se camminavamo su rocce o su macerie, potemmo riconoscere alcuni massi oblunghi e squadrati, che avevamo già notato da distante, come templi sopravvissuti e memorie di una città una volta magnifica.” (Johann Wolfgang von Goethe 1787/8)


Johann Heinrich Wilhelm Tischbein
Johann Heinrich Wilhelm Tischbein, detto Wilhelm Tischbein o il Tischbein di Goethe (Haina, 15 febbraio 1751 – Eutin, 26 febbraio 1829), pittore tedesco ritrae Goethe non come un semplice ritratto-souvenir, ma come consacrazione del Grand Tour come un rito irrinunciabile e iniziatico per tutta una generazione di cultori dell’antico. Insieme a loro anche Christoph Heinrich Kniep (Hildesheim, 1755-Napoli, 1825 disegnatore e pittore tedesco, autore dell’opera a sinistra).
Robert Hubert
Robert Hubert (Parigi, 22 maggio 1733-15 aprile 1808) dipinge il Tempio di Nettuno a Paestum nel 1800 circa.


William Turner
William Turner (Londra, 23 aprile 1775 – Chelsea, 19 dicembre 1851) pittore e incisore inglese, accentua i blocchi di luce ed ombra nelle sue vedute sui templi di Paestum, che risalgono al 1825.
Mazzocchi in una raccolta enciclopedica e scenografica del 1836: “Presso la spiaggia del golfo di Salerno, 18 miglia a scirocco di questa città, seggono le mura ed i templi di Pesto, già Posidonia o città di Nettuno, città antichissima, celebre un tempo per le sue rose che due volte all’anno fiorivano, pel riso del suo cielo e pel tepore de’suoi verni che vi traeva a villeggiarvi i doviziosi a’tempi di Roma imperiale. Chi innalzò quelle poderose colonne e que’ superbi architravi su cui tanti secoli sono trapassati e tanti possono trapassare ancora se la mano dell’uomo non li rovescia?”
Costantin Hausen
Costantin Hausen, (3 November 1804 – 29 March 1880) artista danese porta un accenno romantico in Paestum del 1843 ca.


Samuel James Ainsley
Samuel James Ainsley (1820 – 1874) artista britannico che nel 1852 dipinge The ruins at Paestum.
Costantin Hausen
Costantin Hausen (3 November 1804 – 29 March 1880), presentano un clima romantico. Come in Shepherd Boy in the Temple, realizzata a Paestum nel 1854 –oggi alla National Gallery.


Jules Coignet
Jules Coignet (Parigi, 2 novembre 1798 – 1º aprile 1860), Veduta del Tempio di Nettuno al tramonto entro il 1860, Monaco, Neue Pinakothek.
Marie Ertl
Marie Ertl (1837-nach 1883) da A. Zimmermann Tempel der Hera in Paestum Wien 1878.


Y. Gianni
Acquarello di Y. Gianni (19th/early 20th century) Tempio di Poseidone ed Hera a Paestum, Paestum 1898.
Jasper Francis Cropsey
I pittori americani del XIX secolo, come Jasper Francis Cropsey, (Rosseville, 18 febbraio 1823-Hastings-on-Hudson, 22 giugno 1900) con Evening at Paestum attraversarono l’Oceano per misurarsi con le sorprendenti rovine che dipinge in un’atmosfera incantata.


Otto Muller
Ma da tutt’Europa gli artisti vennero alla scoperta di questo luogo magico come Otto Muller (1905-1993-switzerl) nel quadro Templi di Paestum