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8 Marzo GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA:visite guidate ai depositi ore 11:00 e 15:00; Conferenza ore 17,30

8 marzo, un appuntamento che il MiBACT dedica tradizionalmente alle donne offrendo l’ingresso gratuito a tutti i musei, aree archeologiche e monumenti.
Paestum partecipa con un programma che si sviluppa durante l’intera giornata: la mattina due visite guidate ai depositi e, nel pomeriggio, una conferenza curata dell’Associazione Femminista Artemide.

Il tema dell’incontro è ben sintetizzato da Eva Cantarella: Ripercorrere la storia delle donne nell’antichità greca e romana non è semplice curiosità erudita… Osservare la vita e seguire le vicende di organizzazioni sociali come quella greca e quella romana aiuta a svelare, se non il momento nel quale nacque la divisione dei ruoli sociali, il momento nel quale questa divisione venne codificata e teorizzata: e cominciò quindi a essere vista, invece che come un fatto culturale, come la conseguenza di una differenza biologica, automaticamente tradotta in inferiorità delle donne. (L’ambiguo malanno. Condizione e immagine della donna nell’antichità greca e romana, Roma 1981).

Analizzare il genere come un prodotto culturale, – concorda il direttore Gabriel Zuchtriegel, – non vuol dire negare l’esistenza del corpo biologico, ma prendere consapevolezza che ogni realtà esterna è accessibile e comunicabile solo attraverso la lingua, l’arte e la cultura, che determinano il mondo in cui viviamo

Programma
ore 11.00 e ore 15.00:
Due speciali visite guidate ai depositi museali alla scoperta delle immagini femminili sulle lastre tombali

ore 17.30:
Eva Cantarella: TACITA MUTA. Le donne nella città antica
Gabriel Zuchtriegel: OLTRE IL MITO. Cosa Ermafrodito ci dice sull’identità femminile

Intervento artistico di Pina Nuzzo:
“SEGNI CHE FONDANO IL MONDO”

iniziativa inclusa nel biglietto d’ingresso e nell’abbonamento Paestum Mia
Ingresso gratuito per le donne
Informazioni e prenotazioni: tel. 0828811023 email: pae.promozione@beniculturali.it

L’iniziativa è realizzata con il contributo di Floràn Fioreria Capaccio e Mobili Martino