ALLA SCOPERTA DI PAESTUM NELL’ERA DIGITALE
ari lettori,[br]
ecco un nuovo anno e a Paestum esponiamo come “pezzo del mese” un orologio solare: un’antica meridiana.[br]
Le ore, dal greco horai, erano in origine le stagioni dell’anno, sorelle delle Moire, le terribili divinità del destino. Solo in seguito, la parola hora assume il significato che ha ancora oggi. Nell’antichità, sia il giorno sia la notte avevano dodici ore, come oggi; si contavano a partire dall’alba e dal tramonto ma evidentemente, non essendoci un sistema univoco per misurare il tempo, le ore del giorno erano più lunghe d’estate e più brevi d’inverno. In genere le comunità del passato vivevano in maniera molto più consapevole le stagioni dell’anno, in quanto la stragrande maggioranza delle persone erano dedite all’agricoltura, si occupavano sia della produzione che della successiva lavorazione dei prodotti. In tutte le società antiche che conosciamo, il solstizio aveva un significato particolare, legato alla “rinascita” e al sole che riguadagnava forza dopo la notte più lunga dell’anno. Tutto questo è alquanto lontano dal mondo industrializzato e globalizzato di oggi, ma il periodo più buio dell’inverno è ancora oggi un momento per riflettere e meditare sul passato e sull’avvenire.[br]
Per il Parco Archeologico di Paestum il 2018 sarà di grande importanza: cinquant’anni fa, il 3 giugno del 1968 fu scoperta la Tomba del Tuffatore. Il dibattito scientifico sul significato di questa scoperta continua ancora oggi.[br]
Per questo anche la mostra che stiamo preparando non racconterà una “verità assoluta”, ma piuttosto un’opera ambigua e molto discussa, sullo sfondo dell’archeologia e della cultura contemporanea. Abbiamo scelto come titolo: l’immagine invisibile (3 giugno – 6 ottobre 2018, Museo Archeologico Nazionale di Paestum), non tanto perché gli affreschi della tomba fossero invisibili una volta chiusa la cassa litica, quanto perché il tuffatore si confronta – da pressoché 50 anni – con un interrogativo che é dietro l’immagine raffigurata: cosa significa il tuffo, perché viene così rappresentato sul lato inferiore del coperchio di una tomba del primo quarto del V sec. a.C.? È lecito vedere dietro il tuffatore un’altra immagine che parla di salvezza e sopravvivenza?[br]
Sarete voi, che spero verrete a visitare la mostra, a decidere. Lungo il percorso espositivo noi vi daremo tutti gli elementi…..ma per vedere l’invisibile dovrete usare i vostri occhi![br][br]
Buon anno![br][br]
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Direttore del Parco Archeologico di Paestum