ALLA SCOPERTA DI PAESTUM NELL’ERA DIGITALE
ari lettori,[br]
da questo mese, l’editoriale cambia: da ora in poi, in questo spazio parleremo di quello che (ancora) non sappiamo di Paestum e che ci interesserebbe scoprire. Perché se Paestum è considerata la città magno-greca meglio conosciuta, è anche vero che il sito riserva ancora molti rompicapi per archeologi, architetti e storici. In questa rubrica ve ne racconteremo qualcosa.[br]
Ecco, un aspetto che finora ignoriamo ma che vorrei tanto sapere è: a quale divinità era dedicato il tempio di Nettuno? – È poco ma sicuro che non fosse Nettuno. L’attribuzione del tempio a Nettuno o Poseidone, come i Greci chiamavano il dio del mare, risale al settecento. Gli studiosi dell’epoca sapevano che la città di Paestum in origine si chiamava Poseidonia, e nella loro immaginazione, il tempio più grande e meglio conservato non poteva che essere quello del dio che aveva dato il nome alla città. Gli scavi però non hanno fornito nessuna conferma di tale congettura. Tanto è vero che oggi si ritiene che il tempio di Poseidone sia da ricercare più lontano, sulla roccia di Agropoli, sotto il castello medievale, dove sono venuti alla luce resti di un edificio templare di epoca greca. Per il tempio c.d. di Nettuno a Paestum si pensa piuttosto a Hera o Apollo. Anche Zeus è stato tirato in ballo. Hera e Apollo sono due divinità molto importanti nell’ambito coloniale greco. Soprattutto il confronto con Metaponto, la colonia “sorella” di Poseidonia, fondata pochi decenni prima dalla stessa città-madre di Poseidonia, Sibari, induce a pensare alle due divinità. Ma in realtà non ci sono dati archeologici consistenti che possano corroborare tale ipotesi. E soprattutto, siccome affianco al tempio c.d. di Nettuno ce ne un altro (la c.d. Basilica), rimarrebbe comunque aperta la questione quale dei due monumenti attribuire a quale delle due divinità. Insomma, un vero rompicapo. Penso solo nuovi scavi potranno risolvere il problema. L’ideale sarebbe – se permettete all’archeologo di sognare un po’ – una bella iscrizione che chiarisca tutto in maniera univoca…[br]
Per ora riprenderemo lo scavo nei pressi del tempio “di Nettuno”, nella c.d. (sempre questi “c.d.”!) casa del sacerdote. Un edificio con funzione enigmatica, ma ubicato in una posizione molto centrale, vicino all’altare del tempio di Nettuno sul lato est del monumento. I fondi per avviare lo scavo li abbiamo raccolti con una cena di beneficienza organizzata insieme a Barbara Guerra e Albert Sapere di LSDM con Massimo Bottura e altri chef stellati l’estate scorsa. Speriamo che lo scavo sarà proficuo! Anche se devo dire dalla mia esperienza da archeologo: qualcosa esce sempre, solo che quasi mai è quello che ti aspettavi prima di iniziare![br]
Questo era il mio rompicapo. Nei prossimi mesi, invitiamo studiosi, professori e artisti a raccontare quello che loro vorrebbero ancora scoprire della storia di Paestum. Buona lettura![br][br]
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Direttore del Parco Archeologico di Paestum