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Nell’ambito di un accordo quadro tra la Direzione Generale Educazione, Ricerca e Istituti Culturali del Ministero della Cultura, la Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali e la Scuola Archeologica Italiana di Atene, finalizzato alla progettazione e all’attuazione di moduli di formazione e aggiornamento per professionisti del settore culturale sui temi della cura, gestione e valorizzazione del patrimonio archeologico, è stato organizzato il “Programma di formazione continua e aggiornamento professionale in Grecia per funzionari del Ministero della Cultura italiano – Competenze in movimento” (Circolare DG-ERIC n. 34 del 29/10/2021) in collaborazione con il Museo dell’Acropoli di Atene e l’Eforia delle Antichità del Pireo e delle Isole del Ministero della Cultura e dello Sport greco. Mission del progetto è favorire l’internazionalizzazione del sistema italiano, stabilire rapporti di collaborazione con istituzioni straniere del settore, attuare lo scambio di buone pratiche tra funzionari italiani e greci per la gestione del patrimonio archeologico. Quattro le tematiche di reciproco interesse scelte per l’attuazione del programma: gestione e valorizzazione di complessi e aree archeologiche con particolare riferimento ai partenariati pubblico-pubblico e/o pubblico-privato; progetti di musealizzazione in ambito archeologico in contesti pubblici e privati; progetti innovativi di archeologia preventiva; progetti di educazione al patrimonio culturale attraverso l’archeologia.

Il programma ha previsto la partecipazione, tramite selezione, di funzionari archeologi e architetti del Ministero della Cultura e si è sviluppato in due fasi. Tra i funzionari scelti per partecipare al progetto anche l’archeologa Teresa Marino del Parco Archeologico di Paestum e Velia.

Nella prima fase del programma, svoltasi in Grecia dal 03 al 12 giugno 2022, 8 funzionari del Ministero della Cultura italiano hanno preso parte a lezioni, momenti laboratoriali, workshop, visite guidate a siti e musei archeologici, cantieri di scavo e restauro e istituti culturali, tra cui il Museo dell’Acropoli e i principali siti archeologici di Atene, il cantiere di restauro dell’Acropoli curato dall’YSMA, il Centro Culturale della Fondazione Stavros Niarchos, la Stazione metropolitana Demotiko Teatro del Pireo e il nuovo Museo Archeologico di Calcide “Arethousa”. Numerose le occasioni di confronto con i colleghi greci sulle metodologie e gli strumenti adottati nei più recenti progetti specialistici e sulle prospettive future del settore, ma anche gli incontri istituzionali con il Direttore della Scuola Archeologica Italiana di Atene, Emanuele Papi, l’Ambasciatrice italiana ad Atene, Patrizia Falcinelli, e il Primo Consigliere, Susanna Schlein, il Direttore del Museo dell’Acropoli, Nikolaos Chr. Stampolidis, e il Direttore dell’Eforia delle Antichità del Pireo e delle Isole, Stella Chryssoulaki.

Alla fine del periodo di formazione in Grecia, ciascun funzionario italiano partecipante è stato chiamato a redigere una proposta di attività di approfondimento incentrata sulle tematiche del programma e calibrata sui fabbisogni specifici e concreti degli Istituti di appartenenza. Sulla base della rilevanza delle proposte e dell’interesse espresso dalle Istituzioni greche ospitanti, una commissione ha selezionato i progetti di 3 funzionari da sviluppare mediante un’esperienza di lavoro sul campo presso uno degli Istituti greci partner.

L’archeologa Teresa Marino, scelta anche per questa seconda fase del programma, ha svolto un periodo di fieldwork ad Atene dal 10 al 23 ottobre 2022 presso l’Eforia delle Antichità del Pireo e delle Isole con un progetto intitolato “New forms of musealisation for the archaeological complex of the Acropolis in the Archaeological Park of Velia”. Attraverso un fitto programma di sopralluoghi, visite guidate e incontri con specialisti del settore, la funzionaria ha avuto l’opportunità di esaminare i progetti di musealizzazione e le soluzioni sperimentate nei musei/siti archeologici dell’Eforia (al Pireo, in Attica, sulle isole di Salamina e Kythera) con l’obiettivo di trarne spunti potenzialmente utili per i progetti in corso sull’area dell’Acropoli di Velia a cura del Parco Archeologico di Paestum e Velia (rimodulazione dell’esperienza di visita, riorganizzazione degli spazi esistenti per esposizioni e servizi, musealizzazione e valorizzazione delle strutture archeologiche e dei reperti messi in luce nei recenti scavi). Al rientro in Italia la funzionaria ha poi lavorato sui dati raccolti, confrontandosi con il Direttore e i colleghi del Parco Archeologico di Paestum e Velia e formulando proposte per la concreta applicazione delle competenze acquisite in Grecia.

Un’esperienza entusiasmante e ricca di contenuti interessanti, che ha permesso di acquisire informazioni specialistiche sui temi della musealizzazione, conservazione e valorizzazione del patrimonio archeologico, dell’accessibilità e del coinvolgimento delle comunità. Ma anche un’opportunità unica per conoscere da vicino l’organizzazione del lavoro negli Istituti greci, per scambiare esperienze e competenze su tematiche e problematiche di comune interesse e per creare relazioni in vista di futuri progetti da sviluppare congiuntamente tra il Parco Archeologico di Paestum e Velia e l’Eforia delle Antichità del Pireo e delle Isole.